“La Patria di Sciascia” sarà visualizzabile anche in collegamento con altri partner del Comitato Nazionale oltre che attraverso la rete degli 82 Istituti Italiani di Cultura del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Per Leonardo Sciascia, umanista europeo, la nazionalità non ha a che fare con i confini, l’appartenenza è soprattutto una questione culturale, una scelta di valori. A cent’anni dalla sua nascita vogliamo rendere omaggio alla vera patria di Sciascia, antitesi dell’homo unius libri et unius loci, evocando in questo spirito la memoria dello scrittore, nel nome della ‘costellazione’ dei suoi più cari amici: Montaigne, Pascal, Diderot, Manzoni, Stendhal, Gide, Pirandello, Borges e altri.
A ridosso della ricorrenza dei cent’anni dalla nascita, il Comitato Nazionale del Centenario Sciasciano, intende tributare un omaggio allo scrittore che ha incarnato nel modo più esemplare nella seconda metà del secolo scorso lo spirito umanistico, dando corpo col suo pensiero e la sua azione a un’idea del mondo centrata sul diritto e sulla libertà, nel segno della responsabilità individuale e dell’intransigente difesa dell’ habeas corpus. L’incontro si svolge a distanza, non solo per superare le limitazioni imposte alla presenza dalla crisi pandemica ma per trascendere le anguste dimensioni nazionali e coinvolgere voci e volti di amici di Sciascia nel mondo, ricordando così la vera patria dello scrittore.
La figura e l’opera di Leonardo Sciascia saranno evocate ispirandosi alle sei parole chiave - riportate sul ritratto, scelto a simbolo del Centenario, inciso nel 1996 dall’amico Piero Guccione - che Leonardo Sciascia indicava nel 1987 allo studioso francese James Dauphiné come quelle più significative per la sua vita: terra, pane, donne, mistero, giustizia, diritto.