Tutta la vita di Leonardo Sciascia, l’opera scritta, le azioni danno corpo a una visione della letteratura specchio di diversità delle culture, la cifra dell’Europa.
Capricciosamente, di altri e in altri paesi vagheggia e viaggia Sciascia, dalla Sicilia all’Italia, alla Svizzera, alla Francia, alla Spagna, ai Paesi nordici e del centro Europa e ancora alla Sicilia, metafora del mondo. Per rifettere sempre sull’uomo e le cose, da un altro provvisorio punto di vista.
La collana, nata nel 2010 per iniziativa degli Amici di Sciascia, è concepita come una serie di progetti sul campo, affidati a studiosi di vari paesi con l'obiettivo di mettere in luce attraverso indagini d'archivio, raccolta di testimonianze, ricerche e studi originali, i rapporti di Leonardo Sciascia con le diverse culture europee.
Il primo volume, uscito a marzo 2011, Troppo poco pazzi, getta luce sulle relazioni tra Sciascia e la Svizzera. Il secondo volume, Leonardo Sciascia e la Jugoslavia, è uscito a gennaio 2015 per le cure di Ricciarda Ricorda, ed illumina i rapporti intercorsi tra lo scrittore e la cultura slovena, croata e del resto della Jugoslavia. Il terzo volume uscito a gennaio 2020, Nel paese di Cunegonda è incentrato sui rapporti tra Sciascia e i paesi di lingua tedesca. Il quarto volume uscito a aprile 2011, Un arabo che ha letto Montesqueiu getta infine luce sulle relazioni tra Sciascia e il mondo arabo, nell'area medio orientale. Il quinto volume è uscito a settembre 2022, Leonardo Sciascia.The man and the writer, costituisce infine la più aggiorata monografia disponibile in lingua iglese su Leonardo Sciascia.
Chiunque aderisce all'Associazione riceve in omaggio l'eventuale volume della collana che sia pubblicato nell'anno di iscrizione. Altrimenti è sempre possibile chiedere i volumi arretrati versando il corrispettivo.
Di ogni volume è realizzata un'edizione di testa contenente un'incisione sciolta,a tiratura limitata, numerata e firmata, riservata fuori commercio in esclusiva ai soci 'Pacchetto completo'. Dei volumi sinora usciti, si segnalano le magnifiche stampe di Carla Horat, Safet Zec, Pino Di Silvestro, André Beuchat, e Edo Janich.