"Dove va la letteratura italiana? Ma secondo certe analisi, certe diagnosi – e cioè secondo certi desideri, certi dettami, certi decreti dati in sede sociologica – dovrebbe anche lei, come tutti e tutti, andare a casa”. E poi più avanti: "Ma dove può stare di casa, la letteratura italiana? Non pare ne abbia ancora di assegnata, né in città né in campagna. Nemmeno la più piccola dacia (...). Può trovare qualche casa d’affitto: ad equo o in equo o iniquo canone. Ma sono case così rumorose, piene di spifferi e forse anche di fantasmi che è preferibile starsene all’aperto. Direi, ecco, che è costretta a starsene fuori: con orecchie intente, sguardo acuto, sospettosa, guardinga, insicura, con soprassalti e freddo nelle ossa. A meno che non preferisca l’iniquo canone". Così, con la solita secca e amara ironia, Leonardo Sciascia, in un appunto verosimilmente inedito, regalato a un giornalista, descriveva la situazione della nostra letteratura.
Il ritrovamento della testimonianza lo si deve a un prezioso recupero operato. E' stato l’artista Edo Janich (incisore ottimo e, non solo per questo, amico dello scrittore siciliano) a volere utilizzare questo frammento compiuto della visione sciasciana della nostra narrativa nella consueta e bellissima cartella "Omaggio a Sciascia" che ogni anno, verso Natale, l’associazione "Amici di Leonardo Sciascia" provvede ad allestire e pubblicare.
Si tratta delle dodicesima, raffinata opera della serie, che consiste in un’acquaforte originale di Janich (con ritocchi a bulino e puntasecca, impressa su carta Magnani Pescia e sui torchi di Antonio Sannino nella stamperia Il Cedro) e un testo di Giuseppe Appella. L’opera di Janich, intitolata "Lettera 22", è stampata in 119 esemplari: 99 hanno numerazione araba e sono destinati ai soci degli "Amici" (che la acquistano a prezzo di favore), 10 numerazione romana e 10 infine sono prove d’autore riservate all’artista. La cartella 2006 ha dunque il pregio non solo dell’opera d’arte ma vi aggiunge la qualità di una piccola trouvaille di non secondaria importanza filologica. E sembra un modo migliore per ricordare Sciascia che non chiacchiere (inutilmente) sui suoi schieramenti pro (?) o anti-mafia…
Da "Il Sole 24 Ore" 18 febbraio 2007
di Stefano Salis
questo che vi abbiamo mandato è il primo numero di “A Futura Memoria”, la newsletter dell’Associazione degli Amici di Leonardo Sciascia. Abbiamo deciso di dotarci di questo strumento e di mettere in cantiere questa nuova iniziativa – che si affianca alle numerose che già da tempo caratterizzano l’attività dell’Associazione – proprio perché vogliamo che “la memoria abbia un futuro”.
Nel gennaio 1950 il maestro Sciascia organizza una proiezione cinematografica al teatro comunale, scopre che i suoi scolari sono affascinati dai western e tesse il suo programma “civile” sintetizzato sul registro di classe: “Farò qualche volta una lezione sullo ‘sceriffo’: chi sa se non perderà qualcosa questa mitica figura, quando spiegherò che lo ‘sceriffo’ negli Stati Uniti è quel che il maresciallo dei carabinieri è in Italia”. E’ la prima amara constatazione sulla legalità: “Le norme civili stentano ad apprenderle: lo Stato, le sue leggi, i diritti della maggioranza e quelli della minoranza sembrano cose lontane e inafferrabili”.
Nel 1953 si danna per la qualità degli allievi: “Ho dovuto accorgermi che al peggio non c’è mai fine. Rimpiango perfino la terza che ho avuto nel 1951-2 che era letteralmente un disastro”.
Scatta nel 1956 contro gli esami liquidati come un inganno: “Succede sempre che gli alunni migliori si confondono, balbettano, sbagliano, e i peggiori se la cavano con una certa prontezza. Ciò prova quanto è ingannevole un esame – qualsiasi esame – e come soltanto il maestro che per un anno ha avuto cura di una classe, è in grado di dare un giudizio preciso”. E lo stesso anno il maestro esplode contro “il programma stroncato alla Prima guerra mondiale: non capisco perché si tema a giudicare nelle scuole il fascismo e la sua guerra”.
Da “Il Corriere della Sera” 8 aprile 2007 pag.33
F.C.
Nell’ambito di un più ampio lavoro di indagine sui rapporti tra Leonardo Sciascia e gli editori ho esaminato il carteggio che l’autore ha intrattenuto con l’agente letterario Erich Linder nel corso di un ventennio. I documenti, conservati presso gli archivi della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori a Milano, testimoniano non solo un rapporto che oltrepassa i limiti istituzionali della mediazione editoriale, ma anche il progressivo delinearsi di quella particolare sovrapposizione tra la figura di scrittore e quella di “editore” che sarà caratteristica della biografia culturale di Sciascia. A Linder, infatti, Sciascia si rivolgerà sia in qualità di autore, sia per la sua varia attività di editor per Sellerio e di promotore per diverse pubblicazioni, inedite o recuperate da una tradizione il più delle volte dimenticata. In entrambi i casi, lo studio delle lettere rivela una fonte preziosa per ricostruire alcune dinamiche del lavoro editoriale di Sciascia o per chiarire le motivazioni alla base delle sue scelte, sempre ispirate a ragioni profondamente poetiche e a una coerente prospettiva culturale (1).
In questa sezione sono presentate le pubblicazioni che l’Associazione Amici di Leonardo Sciascia ha promosso, curato e realizzato dalla sua costituzione nel 1993.
A FUTURA MEMORIA Giornale dell’Associazione
TODOMODO Rivista internazionale di studi sciasciani
SCIASCIA SCRITTORE EUROPEO Collana di libri
CATALOGHI PREMIO SCIASCIA Collana di libri
PORTE APERTE Collana di libri
QUADERNI LEONARDO SCIASCIA Collana di libri
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ASSOCIAZIONE AMICI DI LEONARDO SCIASCIA
in collaborazione con
MEDIATECA REGIONALE TOSCANA
VENERDI’ 12 FEBBRAIO 2010 – ore 16,30
AUDITORIUM DI SANT’APOLLONIA
VIA SAN GALLO, 25/A
FIRENZE
proiezione del documentario
INTORNO AL MONDO DI LEONARDO SCIASCIA
Di MELO FRENI
Il filmato mette insieme una serie di servizi, testimonianze e interviste su e con Leonardo Sciascia, realizzate in diverse occasioni dal 1970 fino alla morte dello scrittore per il TG1 e le sue rubriche culturali. Il documento mette a fuoco la personalità dello scrittore nel contesto di un ambiente, non soltanto siciliano, che lo vide protagonista come uomo e come letterato.
La proiezione sarà preceduta da una introduzione dell’Autore.
VENERDI' 26 MARZO 2010 - ORE 17.00
Presentazione del libro
IL GIOCO DEI PADRI
PIRANDELLO E SCIASCIA
di
ANNA MARIA SCIASCIA
(Roma, Avagliano Editore, 2009)

Intervengono
NINO BORSELLINO
JOSE' LUIS GOTOR
PAOLO SQUILLACIOTI
Sarà presente l'Autrice
Biblioteca Marucelliana
Sala Consultazione
Via Cavour 43 50129 Firenze
tel. 0552722200 fax 055 294393
www.maru.firenze.sbn.it
![]() Associazione
Amici di Leonardo Sciascia
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Dopo l'ultimo evento fiorentino di giugno al Teatro del Sale con Dacia Maraini,Maria Pia Simonetti e Maria Cassi su "Le zie di Sicilia", l'anno sciasciano continua e ritorna a fare tappa in Piemonte con "Leonardo Sciascia - Davide Lajolo. Dialogo su letteratura e società".
E' questo il titolo di un altro importante appuntamento del programma per il ventennale della morte di Leonardo Sciascia, previsto per sabato 19 settembre 2009 ad Asti, presso la Biblioteca Astense in via Goltieri, organizzato in collaborazione con l'Associazione Culturale Davide Lajolo e con la Biblioteca Consorziale Astense, e con il patrocinio della Regione Piemonte e della Provincia di Asti.
Il programma inizia alle ore 15,30, nella sede della Biblioteca Astense, con l'inaugurazione della mostra "Omaggio a Sciascia e ai suoi amici", con le incisioni delle cartelle e testi di vari autori vincitori del premio Sciascia Amateur d'estampes, e dedicati allo scrittore; e dei libri pubblicati dalla Associazione. La mostra resterà aperta fino al 3 ottobre.
Segue, alle ore 16, il convegno "Leonardo Sciascia- Davide Lajolo: dialogo tra letteratura e Società", con il saluto delle rappresentanze istituzionali e gli interventi di Laurana Lajolo dell'associazione Davide Lajolo, Salvatore Vullo dell'associazione Amici di Sciascia, Ottavio Coffano della Biblioteca Astense,di Pietro Milone e Fabio Pierangeli dell'Università di Roma.
Alle ore 18, Aldo Delaude e Alberto Maravalle leggono "Vivir desviviendo", testo di Laurana Lajolo, tratto dal libro "Davide Lajolo. Conversazione con Leonardo Sciascia in una stanza chiusa"; libro, presentato ufficialmente in questa occasione, nella sua nuova riedizione.
VENERDI 15 OTTOBRE ALLE ORE 17,00 PRESSO LA BIBLIOTECA MARUCELLIANA DI FIRENZE - VIA CAVOUR,43 -
IL CRITICO LETTERARIO LEANDRO PIANTINI E LO SCRITTORE GIUSEPPE SCHILLACI
PRESENTERANNO L'AUDIOLIBRO A CIASCUNO IL SUO DI LEONARDO SCIASCIA (IL NARRATORE AUDIOLIBRI, 2010)
LETTO DA MASSIMO MALUCELLI CHE INTERPRETERA' ALCUNI BRANI DEL LIBRO.




