QLS 11 Pietro Milone (a cura di): L'Enciclopedia di Leonardo Sciascia - 2006
Raccolta degli atti del convegno promosso, nel 2006 a Roma, dall'Associazione Amici di Leonardo Sciascia. Il ciclo di incontri si è svolto in collaborazione con l'Associazione degli Italianisti Italiani-Sezione didattica.
QLS 10 Marcello D'Alessandra e Stafano Salis (a cura di): Nero su Giallo - 2005
Il volume raccoglie gli Atti di un ciclo d'incontri organizzato dalla Biblioteca Sormani di Milano e dedicato a Sciascia e il giallo.
QLS 1 Marcello Simonetta (a cura di): Non faccio niente senza gioia - Maggio 1996
Significativa raccolta di saggi dedicati al fecondo rapporto dello scrittore siciliano con la cultura francese, da Montaigne a Stendhal, fino a Gide; testimonianza della felice intelligenza e della gaia sapienza che per Sciascia rappresentava l'unica vera "patria".
Il volume, che raccoglie gli interventi del seminario di ricerca svoltosi il 17 giugno 1995 alla Fondazione Primoli di Roma, apre la collana "Quaderni Leonardo Sciascia", progettata dall'Associazione degli Amici di Leonardo Sciascia, affinché la memoria di questo grande autore continui a vivere e ad avere un futuro nel mondo della lettura.
In questo libro si ripercorre, sul filo di una quantità di scritti sparsi, interviste, dichiarazioni e interventi parlamentari di Leonardo Sciascia, il percorso di un intellettuale coraggioso, dotato di grande rigore morale e civile.
Uno scrittore, Sciascia, che rappresenta un esempio prezioso di coerenza e di civiltà: «Io mi sono sempre occupato di politica, e sempre nel senso etico» diceva Sciascia. «Qualcuno dirà che questa è la mia confusione e il mio errore: il mio voler cambiare la politica con l’etica. Ma sarebbe una ben salutare confusione e un ben felice errore se gli italiani vi cadessero». Questo libro documenta il percorso di questa «salutare confusione», di questo «felice errore».
Nella prima parte del libro è ricostruito un episodio accaduto nel 1657 nelle carceri dell'Inquisizione di Palermo: l'aggressione e il mortale ferimento dell'inquisitore Juan López de Cisneros da parte dell'inquisito frate Diego La Matina.
Questo libro di Massimo Onofri aggiunge un nuovo interessante tassello al variegato universo degli studi sciasciani. L’autore, considerato uno dei massimi esperti dell’opera dello scrittore siciliano, affronta con rinnovata passione critica un argomento che, anche se scandagliato ampiamente in precedenza, si presta tuttavia a continue e sempre nuove interpretazioni. Le originali ipotesi di lettura delineate da Onofri rendono questo lavoro un imprescindibile punto di riferimento per meglio comprendere e interpretare l’opera e la figura di Leonardo Sciascia.
Giuseppe Traina ha provato in queste pagine ad analizzare la natura ‘coscienziale’ della scrittura poliziesca di Sciascia; Il Consiglio d’Egitto, il romanzo che molti considerano il suo capolavoro; il rapporto che nei suoi testi s’instaura fra metodo storiografico e invenzione letteraria; la sua presenza e persistenza al di là degli equivoci, degli usi e degli abusi, nell’attuale panorama letterario; e qualche altro aspetto forse non marginale della sua straordinaria produzione narrativa.
Se ne ricava l’idea che — adesso più che mai — il lettore dei libri di Sciascia possa ritrovare il profilo (come dice di sé l’io narrante del racconto Il quarantotto) "al di fuori delle contraddizioni della vita, finalmente in un destino di verità".
Leonardo Sciascia, che amava i buoni libri fatti bene, per oltre quarant'anni ha intrattenuto un dialogo quasi quotidiano con i propri editori. Questo capitolo della biografia di Sciascia, tra i meno noti, è ricostruito in questo libro attraverso l'esame di carteggi ricchi di notizie, opinioni, suggerimenti e spunti che permettono di conoscere meglio lo scrittore, le sue predilezioni, le sue motivazioni e posizioni nel contesto culturale.
Per Giovanna Jackson «Leggere Sciascia è tornare alla concretezza, posare i piedi su terra ferma, dove la dialettica tra verità e menzogna resta sempre chiara»: un’esperienza inesauribile destinata a crescere con l’indagine e lo studio. L’italianista americana, cui si deve la precoce testimonianza dell’amore di Sciascia per l’arte, esplora il “labirinto” dell’autore, la sua poetica segnata dalla sicilianità e dall’eclettismo.
La studiosa ne indaga le tematiche, i motivi ricorrenti, i legami con la letteratura manzoniana e pirandelliana, i rapporti con le arti figurative, suggerendo terreni inesplorati e problematiche aperte.

